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Attorno al progetto dell’ospedale unico si è formato il processo virtuoso che ha portato anche allo sblocco della SR10 e della Valdastico

di Gianna Anselmi (giugno 2011)

Chi percorre il tratto di strada S.Elena – Ca’ Oddo – Monselice può osservare ad un certo punto una vasta area contenente numerose gru e mezzi che trasportano materiale edile.
Un grande cartello informa che si sta costruendo “il nuovo ospedale unico per acuti“. L’ultimo atto in questo territorio quale presidente della regione On. Galan è stato proprio la cerimonia della fase dell’USL, di autorità religiosa e di cittadini comuni. Era il (07-03-2010).
Quella mattina io c’ero e con me gli amministratori di Este e di vari altri comuni che erano stati testimoni e protagonisti di tutto l’impegno profuso per arrivare a questo risultato.
Mancava l’ex sindaco Mengotto, allora presidente della Conferenza dei sindaci, che non si era certo risparmiato per raggiungere un obiettivo così prestigioso.
Este infatti, comune sede della presidenza, ha l’onore e l’onere di continuare l’attività della conferenza e lo fa attraverso l’assessore ai servizi socio-sanitari Anselmi che, delegata dal presidente, si occupa di predisporre documentazione per i sindaci, di formare e guidare gruppi di lavoro per i vari progetti che di volta in volta arricchiranno il territorio di strutture fino allora inesistenti. Nasce e si consolida una grande collaborazione con direttori dei servizi sociali della USL (Dott.sa Pasqualini i primi due anni e Dott.ssa F.Succu i successivi 7) che con la loro competenza forniscano ai sindaci tutte le spiegazioni e indicazioni necessarie per cambiare il volto ad un territorio poverissimo di servizi rivolti alle persone in difficoltà. Noi (Anselmi, Succu, Pasqualini) amavamo chiamarci “api operaie”, perché davvero molto più piccole degli importanti politici che poi saranno coinvolti, abbiamo lavorato instancabilmente per coinvolgere persone di tutti e 46 comuni nei vari gruppi di lavoro con lo scopo, che proprio dal “basso” partisse consapevolezza sulla situazione del territorio. Le persone coinvolte, di varia età, colore politico, professionalità si sono sentite con noi protagoniste del cambiamento.

Un processo virtuoso

E' nato così il processo virtuoso che ha portato tutti i protagonisti di quel periodo a lavorare per il bene del territorio e non solo del proprio paese, per cui tutti o quasi i comuni della Bassa Padovana, superando gli antagonismi tra il monselicense, il conselvano, l'estense e il montagnanense, unitamente alle autorità regionali, hanno contribuito non solo alla realizzazione dell'Ospedale Unico, ma allo sblocco della ``Valdastico`` e della SR10.

2011radiciIn conferenza dei sindaci arrivano sempre più informazioni, i sindaci sono sempre più determinati a migliorare i servizi rivolti alle persone più deboli e scatta così una visione nuova della sanità e del sociale della “bassa”.
Non ci saranno più 4 ospedali, ma uno unico, tecnologicamente avanzato attorno al quale ruoterà un territorio ben servito dal punto di vista socio sanitario.
Vedi a questo proposito l’atto fondamentale di indirizzo della conferenza dei sindaci del 20 marzo 2000, votato pressoché all’unanimità da presenti, che ha trovato accoglienza favorevole da parte della Regione e in particolare dal governatore Galan, al quale la “Bassa” deve riconoscere gratitudine.
Il gruppo “Radici” al quale io appartengo aveva sempre creduto a questo progetto e lo aveva ben documentato in un numero unico del nostro giornale, nella cui redazione ricordo il dr. C.Corrà; poi la sera dell’11 febbraio 1998 aveva voluto organizzare una serata ad hoc.
Allego illustrazione della testata Radici dell’epoca, in cui è stata pubblicata una piccola monografia storica e prospettica sull’ospedale con tanto di invito alla sopraccitata riunione, a cui hanno partecipato più di trecento persone; quelle furono le due iniziative che rappresentarono la pista di lancio del progetto dell’ospedale unico, che sta diventando realtà. (Vedi contenuti in Radici N3 del febbraio 1998 e Le Radici, N1 dell’aprile 2011)
Per conoscere il processo di sviluppo che ha portato alla costruzione dell’ospedale unico vedesi monografia “Ruzante e dintorni” (https://issuu.com/fondazioneradicantieruzantini/docs/ruzante-e-dintorni/1 ) dal sito “Le radici” .