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https://www.youtube.com/@fondazioneradicantieruzantini

Note dei curatori

La presente pubblicazione ha avuto un lungo tempo di gestazione a causa, anche e soprattutto, del lungo periodo pandemico, che ancora non abbiamo superato del tutto.
L’atto iniziale, e origine della pubblicazione in oggetto, è stato il convegno dal titolo “La rigenerazione del sistema produttivo del Basso Padovano e la Legge Regionale 14/2017 in materia di consumo di suolo”, organizzato dalla Fondazione Radicanti&Ruzantini di Este, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università degli studi di Padova e con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova, svolto a Monselice in data 24 novembre 2017.
Pertanto, in genere, i contributi si riferiscono principalmente a quel periodo, e in tal senso devono essere principalmente interpretati.
Per vari motivi, non è stato possibile “aggiornare” i singoli contributi, non ultimo, per la loro eterogenea specificazione tematica, ed anche per lo scarso valore aggiunto cognitivo che ciò avrebbe comportato.
Si ritiene comunque che, nel complesso, la presente pubblicazione focalizzi in maniera appropriata e sufficientemente completa la situazione territoriale del Basso Padovano, che meritava di essere analizzato nelle sue principali componenti sociali, economiche, amministrative e culturali.
Eventuali mancanze e disattenzioni sono da imputare unicamente al curatore.
Infine, una precisazione necessaria. In un contributo (Boschetto) si fa riferimento ai dati ricavati dal sito www.ComuniItaliani.it e in altri (Blasi e Realdon) a quelli dell’Istat.
E inoltre, il Piovese: viene escluso dall’insieme del Basso Padovano (Boschetto) e in altri casi (Blasi e altri) viene invece compreso; tutto ciò per giustificate decisioni espresse in maniera autonoma dai singoli autori.

Note della Fondazione

Con questa variegata monografia la Fondazione Radicanti e Ruzantini di Este (con il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università di Padova) ha voluto riflettere analiticamente ad ampio raggio e far conoscere il suo ambito territoriale di appartenenza, che, forse per pigra consuetudine, viene chiamato “bassa padovana” (o “basso padovano”).
In questo ampio contesto si intrecciano localismi specifici ben radicati nella storia e nella geografia dei luoghi, che hanno saputo tramandare nel tempo identità territoriali che la modernità omogeneizzante non è ancora riuscita a livellare nell’utopia dell’uniformità.
Territori, anche, di transizione e/o di confine, strutturalmente anisotropi, collegati tra loro in maniera inscindibile dalla storia e dalla particolare posizione geografica, ma anche e soprattutto dalla rete della infrastrutturazione del territorio stesso.
Una raccolta di diversi contributi, di varia natura e dimensione, che, comunque nel loro insieme, forniscono un’immagine complessiva sufficientemente completa, al fine di comprendere gli elementi portanti della struttura territoriale, ambientale e paesaggistica di questo ambito non sempre adeguatamente analizzato e conosciuto.

INDICE

Presentazione: pag. ix
Fabio Bui

PRIMA PARTE

ANALISI E PROPOSTE PER UNA RIGENERAZIONE E RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE DELLA BASSA PADOVANA

Il territorio: i suoi quattro fondamentali e la contestualizzazione verso una nuova frontiera di sviluppo sostenibile e contributivo: pag 3
Remo Realdon

Le zone industriali del Basso Padovano. Elementi strutturali per la rigenerazione urbana e territoriale: pag 31
Pasqualino Boschetto

Il polo Agroalimentare “Agrologic” di Monselice: pag 83
Francesco Lunghi

L’accesso al credito: una prospettiva sistemica e territoriale: pag 91
Francesco Zen

Paesaggi del lavoro. Ripensare le aree produttive nella Bassa Padovana: pag 97
Alessandro Bove

Il contenimento del consumo del suolo e i suoi riflessi sulle valutazioni economiche: pag 123
Giuliano Marella

Sull’assetto idrogeologico del territorio: pag 127
Lamberto Cogo

Un territorio e la sua “vocazione”. Etica per uno sviluppo sostenibile: pag 133
Marco Cagol

Legge sul consumo del suolo? Non solo, ma protagonismo territoriale e valore della persona nel lavoro: pag 139
Andrea Moscatoba

La sfida della quarta rivoluzione industriale: pag 145
Gianni Potti

SECONDA PARTE

OSSERVAZIONI ECONOMICHE, SOCIALI E SANITARIE SULLA BASSA PADOVANA

Situazione socio-economica della Bassa Padovana: pag 153
Francesco Blasi

Osservazioni e proposte della Confcommercio di Padova: pag 167
Otello Vendramin

Il nuovo Ospedale Unico: dal primo piano di zona 1999 al piano di zona 2018/2020: pag 171
Gianna Anselmi

L’evoluzione della filiera avicola nel Basso Padovano: pag 187
Paolo Vigato

Eccellenze e caratteristiche del territorio: pag 199
Remo Realdon

Testimonianze storiche della presenza cristiana nel territorio dai primi secoli fino al 1400: pag 223
Riccardo Moro

Pasqualino Boschetto,
ingegnere e architetto, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica in ruolo presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università degli Studi di Padova. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo dell’analisi dei sistemi urbani e territoriali, della pianificazione e progettazione urbanistica alle varie scale territoriali, della rigenerazione integrata sostenibile urbana e territoriale, del recupero e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico. Ha coordinato e coordina progetti di ricerca nazionali e internazionali. Già presidente della Fondazione degli Ingegneri di Padova e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova. Attualmente presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto (FOIV).

Remo Realdon
ha svolto l’attività professionale di dottore commercialista nell’ambito della Bassa Padovana dal 1968 al 2020. Fin dalla tesi li laurea, con la guida del prof. S. Acquaviva, sulla “Esperienza di Sviluppo di comunità” in quattro comuni della Bassa, emerge l’interesse culturale di seguire la trasformazione socioeconomica del territorio, documentato costantemente da valutazioni e presenze pubbliche, tra le quali: – la guida del processo virtuoso – all’interno del gruppo Radici – che ha portato all’approvazione nel 1999, da parte dell’assemblea dei sindaci, dell’accettazione della chiusura dei quattro ospedali (Conselve – Monselice – Este – Montagnana) ai fini di un nuovo Ospedale unico, costruito poi a Schiavonia; – la presidenza nel trienio 2003-2006 – del CVS S.p.A. di Monselice, ora Acque venete S.p.A. Tali esperienze sono riassunte e documentate nella monografia: “La svolta della Bassa Padovana nel novennio felix 1997-2006”, pubblicata nel giugno 2007, come risulta nel sito www.fondazioneradicantieruzantini.it e nel sito www.leradici.info.it. Nel 2008 ha fondato un club  culturale: Hostaria Leteraria, tutt’ora vigente, nel cui ambito vengono svolti incontri mensili – con esponenti universitari – su temi attinenti alla totalità dell’esperienza: vedasi il sito www.hostarialeteraria.it. Nel 2013 è sorta la “Fondazione Radicanti e Ruzantini”, nel cui ambito, come presidente della stessa, ha curato tre pubblicazioni: due sul tema dell’inizio e del fine vita con i proff. E. Berti e V. Possenti e la terza sul tema della “Sussidiarietà orizzontale nel titolo V della Costituzione e la sussidiarietà generativa” con dieci professori universitari, tra i cui il prof. M. Magatti e il prof. P. Duret.